Nella legge di Stabilità da varare entro l’anno, ci potrebbe essere anche la proposta “anti-denunce”, presentata prima dell’estate al Ministro della Salute, per ridurre la spesa della medicina difensiva; costa allo Stato 10 miliardi all’anno circa.
Per allentare il numero di contenziosi a carico dei medici delle strutture pubbliche, una commissione ministeriale ha proposto che siano i pazienti a dimostrare l’errore del medico curante. E, non quest’ultimo, come accade oggi, comprovare la correttezza della cura o del suo intervento in ospedale.
La proposta punta, infatti, a ridurre le denunce dei cittadini (oltre 34 mila all’anno, 44,5% al Sud e nelle Isole) per danni subiti in ospedale e in ambulatori pubblici (dai problemi di salute per cure e farmaci sbagliati, alle lesioni, ai decessi).
Ma affidare il ruolo di detective ai pazienti lesi non ci sembra davvero una buona idea per risparmiare. E, certamente, non aiuta a migliorare i rapporti (presenti e futuri) tra medici e pazienti!