Stanno meglio, le quattro persone colpite dal virus del West Nile (che causa la “febbre del Nilo”) nella provincia di Lodi. Si tratta di una forma virale, trasmessa dalle zanzare “culex” (presenti nel Lodigiano e, dallo scorso anno, nelle province di Asti e Novara): fortunatamente, ha una bassa mortalità, ma può essere pericolosa per gli anziani e le persone con deficit immunitari. Provoca, infatti, febbre alta e persistente, dolori diffusi, mal di testa, e in alcuni casi complicanze. In Piemonte, il virus è stato rilevato solo in alcuni animali di allevamento, punti dalle zanzare (la zanzara “culex” è in aumento). Nessun caso di “febbre del Nilo”, invece, tra la popolazione.