Home in evidenza AIDS: UN NUOVO TEST SULLA SALIVA PER LA DIAGNOSI PRECOCE (E VELOCE)

AIDS: UN NUOVO TEST SULLA SALIVA PER LA DIAGNOSI PRECOCE (E VELOCE)

by La Redazione

C’è un test rapido per diagnosticare una malattia che colpisce 15 persone l’anno ogni centomila abitanti. Si effettua sulla saliva e rileva immediatamente la presenza del virus Hiv nell’organismo, contro i dieci giorni circa dell’esame classico su un campione di sangue. 

Il nuovo test per diagnostica l’Aids è veloce (10 minuti) ed è facile da eseguire: si passa un tampone lungo tutta l’arcata gengivale e poi si controllano i risultati. Solo se l’esito finale è “reattivo” (ossia evidenzia la presenza del virus) occorre sottoporsi al test ematico per confermarne (o no) la diagnosi.

Un test consigliato a tutti. Soprattutto a chiunque abbia il sospetto di aver avuto rapporti a rischio, agli uomini di età compresa fra i 25 e i 29 anni (la fascia più colpita con oltre 15 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e di  30/40 anni (l’età media in cui si scopre di aver contratto il virus). Le ultime stime fornite dal Ministero della Salute parlano infatti di oltre 79% di casi nel 2014, tra la popolazione maschile con età media di circa 39 anni, a fronte invece di una continua diminuzione di nuove diagnosi nelle donne.

La principale causa di contrazione del virus? Per entrambi i sessi, sono i rapporti sessuali senza preservativo, la causa principale della trasmissione del virus con l’84%  dei casi (di cui 40% di uomini che hanno avuto rapporti con lo stesso sesso; 25,8% di maschi eterosessuali e 12,2% di femmine eterosessuali).

Serve più informazione e sensibilizzazione. Che significano, in pratica, più diagnosi, maggior tempestività, più possibilità di accesso rapido alle cure. I  dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità fanno riflettere: in Italia esiste una percentuale tra il 13 e il 40% di malati di Aids che non sa di esserlo, oltre alle 94 mila persone già accertate, per un totale di 100/150mila casi. Insomma, si deduce che oltre il 50% delle persone scopre di avere contratto l’HIV in una fase molto avanzata dell’infezione. Questo ritardo nella diagnosi, ha un duplice rischio: per se stessi, perché si giunge tardi alle terapie antiretrovirali, e per gli altri, perché si può contribuire a diffondere il contagio. «Esistono poi persone che non accedono ai centri di cura – precisa Enrico Girardi, direttore di Epidemiologia Clinica dell’Istituto Spallanzani di Roma – e dunque non ricevono un trattamento efficace (le terapie antiretrovirali), non le assumono correttamente o rinunciano in corso di trattamento». Bisogna fare in modo che ciò non accada perché diagnosticare l’infezione da HIV in fase precoce è fondamentale, per trattarla in modo ancora più efficace. Oggi, si può.

Test anonimo e gratuito. Dal primo al 6 dicembre, grazie all’iniziativa della Lila, (Lega Italiana per la lotta contro l’Aids) è possibile conoscere ed effettuare il test salivare in molte città italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Como, Livorno, Firenze, Milano, Roma, Torino e Trento), ma anche avere informazioni su cure e prevenzione dell’HIV, presso le sedi della Lega. Inoltre, per  la Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre verrano distribuiti preservativi “Fallo protetto!” per incentivare, specie tra i giovani, il loro utilizzo e prevenire le malattie a trasmissione sessuale.

Testo di Francesca Morelli

Video della LILA: “Fatti un regalo, fai il test!” con la testimonial Nina Zilli.

 

I nuovi Articoli

Leave a Comment

* È richiesta la verifica