È sempre più amato dai ragazzi, ma spesso contiene troppi grassi e calorie. Ecco l’opinione e le alternative della nutrizionista
È il kebab uno dei piatti più apprezzati dagli adolescenti durante i pasti volanti consumati all’uscita da scuola. Stando, però, ai suggerimenti di Alessandra Borgo, biologa e nutrizionista, che collabora con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, sono diverse le insidie che si nascondono dietro a questo gustoso piatto originario della Turchia. “Sicuramente bisogna fare una riflessione sul tipo di carne utilizzata e sulla sua provenienza” spiega la dottoressa Borgo. “Queste informazioni non vengono quasi mai date ai consumatori”. Ma non solo. “Essendo un piatto mediorientale, si è portati a credere che venga farcito con l’agnello, anche se il più delle volte si tratta di una mistura composta dagli scarti di diverse carni, bianche o rosse indistintamente”. Come se non bastasse, il metodo di cottura è molto aggressivo. “Le carni girano sullo spiedo per ore e ore, rischiando di perdere tutte le sostanze nutritive e producendo composti dannosi per l’organismo dei ragazzi”.
Che tipo di pane è meglio scegliere?
Oltre alla carne, bisogna soffermarsi anche sul pane. “Molto spesso per comporre il kebab viene usato il pane preparato con la farina di grano tenero che possiede un alto indice glicemico, che espone gli adolescenti al rischio del sovrappeso”, afferma la nutrizionista. Meglio, allora, la versione preparata con la piadina e possibilmente senza l’aggiunta di salse che arricchiscono il piatto di grassi inutili. “In teoria, il kebab si farcisce con la salsa di yogurt che potrebbe essere molto sana ma, nella maggior parte dei casi, viene arricchita con panna e maionese per renderla più gustosa”. Ma anche più ricca di grassi e calorie.
Un’alternativa più leggera del kebab?
Secondo la nutrizionista, questo panino può essere sostituito con i buonissimi e salutari falafel, polpettine di ceci altrettanto saporite, sempre originarie della cucina mediorientale. “I negozianti, però, preferiscono attirare gli adolescenti con menu allettanti a bassissimo costo che, il più delle volte, sono costituiti da patatine fritte, kebab o pizza, e bibita. Un mix per nulla salutare per i ragazzi”. Le eccezioni, quindi, sono sempre concesse, ma con moderazione. “Ben venga qualche peccato di gola, ma il kebab non è un piatto che va consumato settimanalmente perché è ricco di grassi, sale e possiede un elevato indice glicemico. Andrebbe mangiato solo in occasioni davvero speciali” conclude l’esperta.
CIBO&RAGAZZI: A PRANZO VOGLIONO IL KEBAB
previous post