Ieri, a Roma, è stato presentato un nuovo probiotico o più precisamente postbiotico, ossia derivato del processo di fermentazione dei probiotici. E’ questo il risultato di un’ampia ricerca, effettuata dallo IEO e dalle Università di Napoli, Milano e Palermo: un latte fermentato con un batterio di origine umana. Il nuovo alimento, realizzato in vitro e made in Italy, è in grado di stimolare il sistema immunitario e di ridurre di oltre il 60% le infezioni respiratorie e gastrointestinali nei bambini da 1 a 4 anni.
“Abbiamo fermentato il latte vaccino con il probiotico di origine umana L. Paracasei CBA L74, che ha rilasciato sostanze benefiche, dette ‘postbiotici’, analizzandone poi gli effetti in un campione di circa 400 bambini italiani che frequentavano l’asilo” afferma il professor Roberto Berni Canani, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha coordinato lo studio clinico. “Rispetto al gruppo placebo, con il nuovo ingrediente si è vista una diminuzione del 64% del numero medio di infezioni per bimbo e una riduzione del 75% dell’uso di antibiotici, oltre alla diminuzione di antipiretici, visite mediche e assenze da scuola”.
Inoltre, come ha sottolineato la professoressa Maria Rescigno dell’Università degli Studi di Milano e Direttore dell’Unità di Immunologia dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia): “ Attraverso studi in vitro abbiamo riscontrato che i postbiotici derivati dalla fermentazione del latte con L. Paracasei CBA L74 sono in grado di svolgere un’attività antinfiammatoria, regolando la produzione di due citochine chiave per il sistema immunitario. Le matrici fermentate, inoltre, si sono dimostrate efficaci nel modificare le nostre mucose proteggendole dagli agenti infettivi. Queste caratteristiche, tra l’altro, vengono trasferite dalla mamma al figlio, ragion per cui possiamo concludere che dovremo anche cominciare ad alimentare meglio le nostre gestanti”.
L’ultima sfida, quindi, rimane quella di produrre uno yogurt che contenga postbiotici in grado di rinforzare le difese dei più piccini, ma anche dei grandi!
I dati e la ricerca sono stati presentati durante la conferenza stampa al Senato della Repubblica, a Roma.