Oggi, sono stati presentati, all’Istituto Nazionale dei Tumori, i dati di due ricerche sui danni del fumo di sigaretta
“Quante sigarette bastano per inquinare quanto una locomotiva a gasolio?”. Ecco la prima domanda posta agli studenti invitati oggi all’Istituto dei Tumori di Milano in occasione della Giornata contro il Tabacco. La risposta dei relatori: “Ne bastano cinque”. Le quantità di PM10, ossia le polveri sottili, prodotte da una locomotiva, sono infatti pari a quelle rilasciate da cinque “bionde”.
È questo, infatti, il risultato dell‘esperimento, condotto dal dottor Roberto Boffi, pneumologo dell’Istituto Nazionale dei Tumori insieme al suo team di collaboratori della Tobacco Control Unit, presentato oggi, in anteprima, agli studenti delle scuole superiori. Ma non solo, “Il fumo passivo può essere addirittura più dannoso del fumo attivo, in quanto le sostanze tossiche e cancerogene emesse dalla sigaretta sono più concentrate nell’aria” conferma il dottor Boffi.
Ma non solo, l’Istituto dei Tumori, in una seconda ricerca (pubblicata la scorsa settimana sull’European Respiratory Journal) ha provato anche a misurare l’apporto del fumo passivo (SHS) sull’inquinamento ambientale outdoor, messo a confronto con quello da traffico, in zona Brera a Milano. In modo da capire la differenza tra smog delle auto e il fumo delle sigarette…
Insomma, è più pericoloso stare tra i fumatori, la sera, oppure camminare in mezzo al traffico? Incredibile, ma vero… l’esperimento ha dimostrato che proprio nelle ore serali, cioè tra le 18 e le 24, la qualità dell’aria è peggiore nella zona pedonale rispetto alla zona trafficata, per l’alta concentrazione di bar e di locali, dove si trovano un maggior numero di fumatori. Dopo la mezzanotte, invece, con la chiusura di bar e i ristoranti, la qualità dell’aria migliora fino a invertire i valori rilevati, che indicano quindi una maggior presenza di PM nella zona trafficata rispetto alla zona pedonale.
Insomma, gli esperimenti dell’Istituto dei Tumori di Milano sono stati talmente convincenti che in molti, studenti e giornalisti, smetteranno di fumare…