Ecco i consigli dello psicoterapeuta per genitori e figli “rimandati” a settembre…
Vostro figlio ha frequentato il primo anno di scuola superiore e si è ritrovato a giugno con due materie da recuperare a settembre? “Nessun dramma. Servono dialogo e organizzazione” afferma lo psicoterapeuta Sergio Perri, esperto nelle problematiche della genitorialità e dell’adolescenza. ” Ricordiamoci che essere rimandati a settembre è un piccolo fallimento per i ragazzi. Sanno già di non essersi impegnati abbastanza, quindi, sono da evitare scenate e crisi familiari per qualche debito a settembre. Consiglio di trovare un programma di studio chiaro e fattibile da concordare insieme”. Continua lo psicoterapeuta. Ma non solo… ecco poche e semplice regole per affrontare l’estate dei ragazzi tra studio e relax.
- Verificate che vostro figlio/a abbia ben chiaro il programma di studio da portare all’esame. Inoltre, se ha bisogno di un aiuto, durante le vacanze, trovate un amico o un insegnante disponibile per risolvere le sue lacune più gravi.
- Decidete con vostro figlio/a le ore da dedicare allo studio. Il momento migliore dovrà sceglierlo lui/lei. Non forzateli a studiare per forza la mattina presto o quando decidete voi. Fate insieme un piano di studio (per esempio, per recuperare matematica e fisica: vanno bene 2 ore al giorno) e controllate che venga sempre rispettato.
- Se un giorno non studia, non è un dramma. Ricordategli però che deve essere costante e responsabile del suo piano di studio. Se è indietro sulla tabella di marcia chiedetegli uno sforzo in più.
- Vostro/a figlio/a deve sentire che siete dalla sua parte, che può contare sul vostro appoggio, ma che ha dei doveri e delle responsabilità. Insomma, deve imparare a organizzarsi meglio.
- Anche se ha più di una materia a settembre, deve potersi rilassare in vacanza. Attenzione quindi, cari genitori, a non trasformare la sua estate in una full immersion solo di studio. Altrimenti arriverà a settembre senza più energie e totalmente demotivato.