Sono davvero pochi i medici che, nonostante le ricerche di questi ultimi anni, hanno ridotto le prescrizioni di farmaci a base di paracetamolo. Da sempre considerato (erroneamente) un farmaco che va bene per tutti (bambini e donne in attesa) anche in dosi super, da 500 o addirittura 1000 mg, per le donne incinte e i bambini è ora sotto accusa per le conclusioni di uno studio scientifico inglese. Infatti, la ricerca ha ipotizzato che il paracetamolo potrebbe causare effetti gravi sulla salute dei nascituri, come deficit di attenzione e iperattività (in passato, si erano prospettati anche effetti epato-tossici se somministrato in dosi elevate). L’èquipe dell’Università di Bristol (analizzando i dati di oltre 7 mila mamme tra il 1991 e il 1992) ha infatti dichiarato che: “Il paracetamolo si associa a un aumentato rischio di disturbi comportamentali nella prole” se viene assunto dalle donne in gravidanza. La notizia è stata pubblicata dalla famosa rivista statunitense Jama Pediatrics e riportata anche da Doctor 33, la newsletter riservata ai medici americani.
Tratta dalla news, di oggi, del nuovo quotidiano “La verità” di Maurizio Belpietro.