Il cachemire può costare caro (oltre al portafoglio) anche alla pelle del volto e del collo. Queste zone delicate possono infatti irritarsi per il continuo sfregamento (anche se delicato) di maglioni e sciarpe. Ecco i consigli del dermatologo per far sparire ponti e pruriti
Sono le fibre di sciarpe, pull e maglioni a collo alto a scatenare una forma di “acne invernale”, definita dai dermatologi, appunto: “ACNE DA SCIARPA”. Colpisce soprattutto i giovanissimi tra i 12 e i 18 anni (maggiormente soggetti a forme di dermatiti giovanili) sotto il mento, ai lati del viso, con comedoni e brufoli. Ecco, quindi, i consigli per combatterli.
I brufoli sono scatenati da ormoni, stress e cosmetici, ma anche da lana e cachemire.
Gli esperti definiscono questo tipo di acne “polimorfa”, ossia che presenta, simultaneamente o a più riprese, comedoni (punti neri e punti bianchi), papule (ponti infiammati) e pustole (brufoli). «Il comedone – spiega il Professor Marcello Monti, responsabile di Dermatologia dell’Ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) – si sviluppa per ostruzione dello sbocco dei follicoli o pori della pelle. Segue poi una fase infiammatoria con papule rosse che possono diventare brufoli con la punta bianca o gialla». Insomma, sono tre le sgradite presenze che si manifestano per lo più sulla pelle del viso, del collo e/o anche sul torace e la schiena, favorite da alcuni fattori di rischio: la familiarità, ovvero la predisposizione che si eredita da mamma e papà (se anch’essi hanno sofferto in gioventù di acne); lo stress o stati tensivi che possono aggravare le manifestazioni acneiche; squilibri ormonali (ma su questo aspetto ancora si discute) specie nelle forme giovanili e fra le ragazze; l’uso di cosmetici coprenti che non fanno traspirare la pelle.
E, d’inverno, ad aggravare lo stato infiammatorio potrebbe esserci pure la complicità di lana o cachemire. «Le fibre di questi tessuti – aggiunge Monti – costituite da più filamenti, sfregano la cute e si introducono nei follicoli (pori) della pelle, che sul collo è molto delicata, sollecitando l’insorgenza di nuovi brufoli o un’ulteriore infiammazione». Sono a rischio acne, anche i cinturini del casco del motorino, che con il loro continuo sfregamento, irritano la cute sotto il mento e la zona della mandibola.
- ACNE DA SCIARPA: COME FAR SPARIRE PONFI E PRURITI
La sua manifestazione dell’acne da sciarpa è ‘classica’, come quella che appare sulla pelle dei teenager, con arrossamento cutaneo localizzato e la comparsa di foruncoli che possono essere alleviati dai trattamenti topici. - QUALI SONO LE CURE PIU’ IDONEE PER L’ACNE DA SCIARPA
«Sull’area interessata dall’acne da sciarpa – consiglia il dermatologo – si possono applicare delle creme a base di acido salicilico o di zolfo colloidale che riducono rapidamente l’infiammazione». Sono invece da evitare terapie naturali o fai-da-te, come l’applicazione di qualsiasi crema che non sia curativa, compresa quella solare, e di paste cosmetiche. Mentre è fondamentale un’accurata pulizia (ma non troppo frequente) della cute con prodotti non schiumogeni, da effettuarsi obbligatoriamente prima di andare a letto per eliminare qualsiasi sostanza irritante rimasta sulla pelle, in modo da lasciare così i pori liberi di respirare. - OCCHIO ALL’ALIMENTAZIONE
Per combattere l’acne da sciarpa e quella giovanile, meglio evitare i cibi grassi e ricchi di zuccheri o di sodio, latte e derivati. Puntare su un’alimentazione varia e bilanciata che privilegi il consumo di olio di oliva, verdure, legumi, prodotti integrali, frutta e noci, alimenti ricchi di antiossidanti, vitamine C, A e E, selenio e magnesio, acidi grassi omega 3 che fanno bene alla salute e all’estetica della pelle. Inoltre, bere almeno 8 bicchieri d’acqua oligominerale al giorno, e portare a tavola cibi acquosi come le zuppe di verdure, ma anche cetrioli e prezzemolo che aiutano a liberare l’organismo dalle tossine. - ECCO LE STRATEGIE DA INDOSSARE
Acne, indumenti pesanti e freddo non sono incompatibili, basta ricorrere a qualche misura cautelativa per i brufoli. «È sufficiente – conclude il professor Monti – mettere a contatto della pelle del collo una sciarpa di seta e poi indossarne una seconda più pesante. Gli abiti, invece, non devono essere aderenti o realizzati con fibre irritanti per la pelle». Insomma, a volte è meglio una fibra più economica, come il pile, del modaiolo cachemire.
Testo di Francesca Morelli