Il Bitto è un formaggio da meditazione, la pasta alla masticazione è friabile e solubilissima, il sapore deciso lascia dei sentori di frutta secca, nocciola, noce, burro, di fieno e di fiori secchi.
Per gustarlo occorre portare il formaggio a temperatura, masticarlo con cura e lasciare che il suo gusto ci avvolga. In perfetto abbinamento con un pregiato “Sfursat” della Valtellina, vino passito anch’esso da meditazione, un Bitto “d’annata”, cioè particolarmente stagionato (da 2 anni in su), va assaporato come un prezioso tesoro…
In cucina invece il Bitto dop si presta a molte ricette, da quelle tradizionali – per esempio gli “sciatt”-, a quelle più innovative. Il Bitto arricchisce di sapore i risotti: il risotto con Bitto dop e Bresaola Igp è un valtellinese “classico” e sempre ottimo, ma anche la mantecatura con Bitto, non troppo stagionato, e pere Williams è un must autunnale.
Per provare il Bitto, vi proponiamo la ricetta degli sciatt, una stuzzicante specialità “made in Valtellina”
Gli Sciatt, che in dialetto valtellinese significa “rospo”, per via della forma tonda che finisce con un codino, sono un piatto tipico valtellinese, ottimo come antipasto ma anche come aperitivo…. purché guastati caldi. Al loro interno troviamo un cuore caldo di formaggio Bitto DOP non stagionato. Saporiti e gustosi, gli sciatt sfruttano alcuni tra i migliori e più antichi prodotti tipici della Valtellina: il Bitto, appunto, e il grano saraceno.
Sciatt di bitto DOP
Farina di grano saraceno gr. 300 – farina bianca gr. 150 – formaggio bitto gr. 150 – acquavite 1 bicchiere – olio – sale. (Per 4 persone)
L’impasto si prepara con l’acquavite e un quarto di litro di acqua tiepida. Va aggiunto il sale e si lavora bene la pasta sino a farne una palla. Quindi, fate riposare l’impasto, coperto da un telo, per mezz’ora. Quindi, con il mattarello, stendete la pasta sulla spianatoia sino a ottenere una sfoglia abbastanza sottile da tagliare a grossi quadrati. Appoggiate su ciascuno di questi alcuni dadini di formaggio bitto. Quindi richiudete, a mò di ravioli, e cuoceteli in una padella con olio abbondante e ben caldo.
Potete scaricare la ricetta anche su: www.formaggidivaltellina.it
Testo di Roberta Ceudek