Ecco due spezie in grado di insaporire le pietanze e sono una fonte preziosa di salute e benessere per il nostro corpo, spiegate da Chiara Manzi, nutrizionista e fondatrice di Art joins Nutrition Academy*
“La curcuma è una spezia originaria dell’Asia Meridionale che dà il colore giallo al curry. Contiene un polifenolo, la curcumina, che ha dimostrato nelle ultime ricerche scientifiche di avere tante proprietà benefiche e anti-age” afferma Chiara Manzi. “Per esempio, abbassa il colesterolo, inibisce la formazione di cellule grasse, ed è anche in grado di curare la depressione. Ne basta un quarto di grammo al giorno per avere effetti benefici sulla salute. Ma per assimilarla va sempre abbinata al pepe nero che, grazie alla piperina, un alcaloide (presente nel pepe nero – Piper nigrum).
L’assorbimento della curcuma, da parte del sistema digerente, è molto basso se non viene accostata alla piperina del pepe nero, che stimola i villi intestinali e ne aumenta l’assorbimento di 2000 volte. “Dato che la curcuma non ha un sapore spiccato come quello del curry possiamo nasconderla bene in piatti che già nella tradizione sono fatti con il pepe nero: nella cacio e pepe, nella pasta alla carbonara, nelle impanature (provate a preparare la cotoletta impanata solo con gli albumi colorati di giallo con la curcuma)” consiglia la nutrizionista Manzi.
Ma non solo, secondo una ricerca del 2004, si ottiene. Lo stesso risultato si ottiene quando aggiungiamo la curcuma a qualsiasi altro vegetale ricco di carotenoidi (come le carote, i peperoni, ma anche i cavoli, le verze, le bietole…)!
“Da ricordare, che la curcuma, usata in questo modo è davvero preziosa per la salute. Ed è quindi da preferire agli integratori alimentari a base di curcuma” conclude la dottoressa Manzi.
“La curcuma è una spezia originaria dell’Asia Meridionale che dà il colore giallo al curry. Contiene un polifenolo, la curcumina, che ha dimostrato nelle ultime ricerche scientifiche di avere tante proprietà benefiche e anti-age” afferma Chiara Manzi. “Per esempio, abbassa il colesterolo, inibisce la formazione di cellule grasse, ed è anche in grado di curare la depressione. Ne basta un quarto di grammo al giorno per avere effetti benefici sulla salute. Ma per assimilarla va sempre abbinata al pepe nero che, grazie alla piperina, un alcaloide (presente nel pepe nero – Piper nigrum).
L’assorbimento della curcuma, da parte del sistema digerente, è molto basso se non viene accostata alla piperina del pepe nero, che stimola i villi intestinali e ne aumenta l’assorbimento di 2000 volte. “Dato che la curcuma non ha un sapore spiccato come quello del curry possiamo nasconderla bene in piatti che già nella tradizione sono fatti con il pepe nero: nella cacio e pepe, nella pasta alla carbonara, nelle impanature (provate a preparare la cotoletta impanata solo con gli albumi colorati di giallo con la curcuma)” consiglia la nutrizionista Manzi.
Ma non solo, secondo una ricerca del 2004, si ottiene. Lo stesso risultato si ottiene quando aggiungiamo la curcuma a qualsiasi altro vegetale ricco di carotenoidi (come le carote, i peperoni, ma anche i cavoli, le verze, le bietole…)!
“Da ricordare, che la curcuma, usata in questo modo è davvero preziosa per la salute. Ed è quindi da preferire agli integratori alimentari a base di curcuma” conclude la dottoressa Manzi.
*Art joins Nutrition Academy, il primo Istituto Europeo di Culinary Nutrition in Europa dedicato alla formazione di cuochi, medici e nutrizionisti.