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ALLERGIA O INTOLLERANZA? ECCO I SEGNALI

by La Redazione

Pancia gonfia, ritenzione, mal di testa e stanchezza. Ecco alcuni sintomi che potrebbero segnalare che c’è qualcosa che non va nell’alimentazione. Potrebbe essere allergia o intolleranza a latte, glutine o nichel… Ecco il parere dell’esperta di nutrizione

“Negli ultimi anni, si parla sempre più spesso di intolleranze e allergie, ma spesso si tende a confondere i due termini. Poiché spesso si influenzano tra loro e, a volte, le sintomatologie possono apparire simili” afferma la dottoressa Jessica Barbieri biologa e nutrizionista, esperta in nutrizione clinica e intolleranze alimentari presso l’Istituto di Medicina Biologica di Milano.

Ecco quindi le differenza tra allergia e intolleranza alimentare, della dottoressa Jessica Barbieri:

  • L’allergia alimentare si manifesta con una reazione acuta e immediata nei confronti di una sostanza o alimento apparentemente innocuo (allergene). Quando l’alimento entra in contatto con l’organismo, si ha l’intervento di una categoria di anticorpi (IgE) che promuove la reazione del sistema immunitario. La reazione così modulata si manifesta come eruzione cutanea, gonfiore alle labbra, difficoltà respiratoria (asma), ecc. Nei casi più gravi si può scatenare lo shock anafilattico, che si manifesta in tempi compresi tra qualche minuto e un’ora.
  • Le intolleranze alimentari, invece, provocano risposte che non coinvolgono gli anticorpi IgE (le intolleranze sono dette anche reazioni avverse o ipersensensibilità alimentari non IgE mediate). L’intolleranza può essere spiegata come una reazione avversa lenta e dalla sintomatologia cronica (per esempio se si consuma frequentemente l’alimento a cui non si sa di essere intolleranti); e non è immediata come l’allergia. I sintomi legati all’intolleranza sono i più svariati (cefalea, diarrea, stipsi, stanchezza cronica, gonfiore addominale, difficoltà di dimagrimento, eruzioni cutanee, ritenzione idrica, nausea, ecc.) e possono insorgere anche dopo ore o giorni (fino a 72 ore) dall’assunzione di una determinata sostanza. Le intolleranze più comuni nell’ambito della dieta mediterranea sono quelle al lattosio, al glutine ma non dimentichiamo quelle al nichel.
    – Dal punto di vista diagnostico la medicina ufficiale riconosce solo l’intolleranza al lattosio (lo zucchero del latte) e al glutine (discorso a parte è la celiaca, una malattia autoimmune e non un’intolleranza. Negli ultimi anni si stanno facendo passi da gigante dal punto di vista dell’utilizzo di strumenti di diagnosi per quanto riguarda le intolleranze agli alimenti. Inoltre, la continua assunzione di alimenti “non tollerati” da parte dell’organismo crea non solo sintomi cronici e fastidiosi, ma anche uno stato infiammatorio generale, alla base di molte patologie.
    Quindi, nel caso di intolleranza alimentare, sarà bene seguire un periodo di parziale eliminazione (non totale) del gruppo o dei gruppi alimentari verso cui è risultata una positività, con l’aiuto di un nutrizionista. Si passerà in seguito a una reintroduzione a rotazione. Nel caso di allergia invece è necessaria la totale eliminazione dell’alimento dalla propria dieta.

    Testo della dott.ssa Jessica Barbieri

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