Stress, preoccupazioni vi stanno togliendo il sonno e il fiato? Camminate e meditate. O come affermano gli esperti, provate a praticare la “Meditazione in movimento”. Lo faceva lo stesso Buddha mentre percorreva le regioni dell’India a piedi per far conoscere le leggi dell’Universo e la “via” per raggiungere l’Illuminazione.
Meditare mentre si cammina aiuta a disciplinare la mente, a riorganizzare i pensieri e a trovare soluzioni inaspettate. Ma soprattutto, per chi ha provato a farlo durante il cammino di Santiago di Compostela (non è solo per i cattolici), libera la mente dai soliti pensieri inutili e distruttivi, in modo semplice e naturale… Camminare, ci costringe a pensare a dove mettiamo i piedi, alla strada che percorriamo, alle persone che incontriamo lungo il tragitto, ai suoni e agli odori che iniziamo a percepire.
In silenzio e fissando un punto avanti a noi, riusciamo ad entrare in sintonia con il respiro e il battito del cuore. Camminiamo e ascoltiamo il nostro corpo. L’importante, soprattutto, le prime volte, e non “dare retta ” al chiacchiericcio della mente. Solo così, passo dopo passo, riacquisterete calma e serenità.
La tecnica giusta per meditare, camminando
S’inizia concentrandosi sui movimenti che compie il nostro corpo mentre esegue un passo dietro l’altro, a partire dai piedi.Focalizzatevi, quindi, prima sul tallone, poi sulla pianta del piede e infine sulle dita che toccano terra. Quindi, percepite il peso del corpo che cambia a secondo di come appoggiate il piede a terra. Quindi, portate l’attenzione alle caviglie, ai polpacci, alle ginocchia, alle cosce e al bacino. Poi alla schiena, al petto, alle spalle, alle braccia che si muovono e al collo e alla testa. Registrate nei minimi dettagli, anche le sensazioni, le emozioni e i pensieri che provate. Eliminando quelli ricorrenti e negativi.
Un consiglio, se volete rilassarvi davvero o chiarirvi le idee, camminate da soli. Rispettando i vostri tempi e ritmi. Meglio in un parco o in uno spazio verde. Secondo il dott. Mauro Mario Mariani, medico chirurgo, specializzato in angiologia e discipline integrate (tratte dal libro Prospettiva Rosea) è buona abitudine trascorrere almeno 6 ore al mese in mezzo alla natura.
“Passeggiate con passo lento e corto, in un parco, o meglio ancora in un bosco, dove potete respirare oli essenziali e sostanze aromatiche rilasciate dalle piante. Questi, infatti, creano l’effetto “biofilia” che rinforza il sistema immunitario e abbassa la pressione cardiaca” afferma il dottor. Mariani. “I più recenti studi scientifici (il più importante realizzato in Giappone) dimostrano come il contatto con la vegetazione del bosco abbassi i livelli di cortisolo, riduca lo stress e aumenti le difese del corpo. Questo grazie all’azione dei terpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dagli oli essenziali presenti nel legno, che gli alberi rilasciano sotto forma volatile per difendersi dai parassiti”. I polmoni si riempiono di aria pulita, il battito cardiaco rallenta e segue il ritmo della natura. Migliora lo stato di benessere generale e migliorano anche la capacità dell’organismo di difendersi e di reagire agli attacchi esterni. Inoltre, il contatto con la vegetazione del bosco abbassa i livelli dell’ormone dello stress, rilassa, riduce lo stato di collera e di ansia e migliora persino la creatività” conclude l’esperto.