Via libera, quindi, nei prossimi giorni a interventi chirurgici per mani, piedi, arti e colonna vertebrale, che erano stati sospesi durante la prima fase dell’emergenza Covid.
La SIOT, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, ha appena annunciato il ripristino in tutta Italia delle visite ambulatoriali e degli interventi semi-urgenti, sulla base delle decisioni definite a livello regionale e dalle singole Aziende Ospedaliere, Ospedali Universitari e della Sanità Privata.
Nella Fase 2 sarà, infatti, possibile ripristinare gli interventi di artroprotesi (anca/ginocchio/spalla/gomito/caviglia) per patologie croniche degenerative, quelli di chirurgia elettiva vertebrale (ad esempio. laminectomia, artrodesi) per patologie degenerative del rachide, osteosintesi di fratture chiuse inveterate, interventi per sindromi da compressione neurologica cronica (ad es. tunnel carpale) e interventi di traumatologia dello sport.
L’accesso agli ambulatori sarà consentito, finalmente, grazie all’adozione delle nuove linee guida redatte proprio per garantire la massima sicurezza sia ai pazienti che al personale medico e sanitario: appuntamenti programmati in linea con i principi di distanziamento fisico, con meno pazienti, ma con sessioni ambulatoriali più frequenti e più lunghe.
Sono previsti, inoltre, percorsi dedicati per quei pazienti che giungono in Pronto Soccorso per problemi o traumi muscolo-scheletrici minori. Si farà infine ricorso minimo agli esami radiologici e altri metodi di indagine per avere il minor impatto possibile sulle strutture.
Una buona notizia per chi ha dovuto rimandare interventi ambulatoriali e ospedalieri non urgenti.