“Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica di Milano affinché si indaghi sulle possibili ripercussioni sulla salute pubblica.Presentando al contempo un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Milano. Riteniamo del tutto negligente, oltre che pericoloso per la salute pubblica il comportamento della Regione Lombardia” afferma la Codacons.
Nel frattempo, i cittadini che non sono stati chiamati nelle 48-72 ore (se c’è di mezzo il weekend) dalle ATS (ex Asl) all’arrivo in Italia sono costretti a rivolgersi ai centri privati pagando dalle 80 alle 120 euro per un tampone naso-gola, obbligatorio in base l’ordinanza del Ministro Speranza a partire dal 14 agosto per chi rientra dalle vacanze da Paesi considerati a rischio contagio Covid-19. La Regione dovrà aspettarsi a breve le richieste di risarcimento per l’assenza totale delle ATS (ex Asl) della Lombardia.
P.s. Da cittadina di Milano, confermo che non ho ricevuto né un tampone, né una qualsiasi informazione al mio rientro in Italia dalla Grecia il 15 agosto con volo delle ore 22, all’aeroporto di Orio al Serio (BG).
La mattina presto del 16, ho mandato comunicazione alla ATS (asl) per informarla del mio rientro, ma ho ricevuto solo il 19 giugno una telefonata che mi chiedeva dove fossi e di fare urgentemente il tampone (dopo 4 giorni????). Come da ordinanza sono stata costretta a fare privatamente entro 48 ore, nell’unico posto aperto a Milano il 17 agosto (Clinica San Giuseppe) a ben 120 euro….. Oltre la beffa il danno. In ogni caso il mio referto è Negativo!!!! C.M.