“Non esiste solo il Covid, è assolutamente necessario continuare le cure di tutte le malattie croniche”. E’ questo l’appello delle Associazioni di Malattie Croniche Reumatiche e dermatologiche a tutte le persone che ne sono colpite. Purtroppo l’emergenza Covid-19 ha reso difficile sia le cure in ospedale sia il contatto con il proprio medico curante.
Molti pazienti, con malattie infiammatorie croniche reumatiche e dermatologiche, sono stati costretti a saltare gli appuntamenti in ospedali e ambulatori per controlli o prime visite diagnostiche, con ritardi importanti sui tempi di accesso alle cure, la mancata aderenza della terapia e l’aumento di riacutizzazioni e ricadute.
E’ nata cosi la campagna “RESTA IN CONTATTO CON IL TUO MEDICO”, promossa da ANMAR (Associazione Nazionale Malattie Reumatiche) e APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza), realizzata con il contributo non condizionante di Amgen, proprio per esortare i pazienti con artrite psoriasica, artrite reumatoide e psoriasi, a mantenere il contatto con il proprio medico di riferimento, senza trascurare l’aderenza alla terapia.
“Da marzo 2020 – ha dichiarato Silvia Tonolo, Presidente ANMAR – abbiamo assistito a una riduzione del 40% dell’impiego di alcune terapie farmacologiche per la cura delle malattie croniche e alla diminuzione di prescrizioni per pazienti di nuova diagnosi che in alcuni ambiti arrivano all’85%. La mancata aderenza alle terapie, così come i ritardi nei controlli e nelle diagnosi aumentano sensibilmente il rischio di peggioramento delle malattie infiammatorie croniche, con esiti che possono divenire anche irreversibili per i nostri pazienti. Noi lavoriamo da mesi per sensibilizzare le istituzioni a garantire terapie e controlli medici, ma è arrivata l’ora di un’azione diretta su pazienti e caregiver che dopo tanto tempo si stanno lasciando andare e che, invece, devono continuare a tenere duro, senza abbandonare il contatto con il medico di riferimento”.
Benché dalla fine dell’estate molti ospedali abbiano recuperato il 60% delle prime visite per psoriasi e artrite psoriasica, i controlli periodici dei pazienti già in trattamento sono stati rinviati e con l’attuale recrudescenza del contagio la situazione non andrà migliorando nell’immediato futuro.
Il messaggio è quindi sua per le istituzioni, ma anche per i pazienti di rivolgersi subito al proprio medico per prevenire e bloccare le malattie croniche. Insomma, agire con tempestività aiuta a guarire… anche in tempo di Covid!