IL MOMENTO MIGLIORE PER LO SVEZZAMENTO E I CIBI SOLIDI CHE PUO’ MANGIARE IL BEBE’
Il Documento, promosso da Margherita Caroli e Andrea Vania, entrambi pediatri esperti in tema di nutrizione, a cui hanno lavorato ben 52 esperti, è stato presentato e discusso oggi nel corso della seconda giornata del 33 esimo Congresso nazionale della SIPPS, dedicato al tema “Mete vicine… tra sguardi ancora ‘distanti’”, in corso fino al 26 settembre a Caserta e in streaming.
Qual è quindi l’età giusta per introdurre un’alimentazione complementare?
L’Alimentazione è diversa per i bimbi allattati al seno o con latte “artificiale”
Dopo aver fatto chiarezza nei significati di terminologie come ‘autosvezzamento’ e ‘alimentazione responsiva’, la pubblicazione approfondisce proprio quest’ultimo argomento. “L’alimentazione responsiva- chiarisce il segretario della SIPPS- recepisce i
Attenzione ai segnali di fame e di sazietà del bambino…
Occorre scardinare i falsi miti sui cibi si e no
“Non ci sono alimenti da evitare nei primi due anni e il documento raccomanda di variare l’alimentazione quanto più possibile, introducendo dai sei mesi in poi anche gli alimenti potenzialmente allergizzanti (uovo, arachidi, pesce, pesche), perché ritardarne l’introduzione si è visto che aumenta il rischio di allergie” afferma Maria Carmen Verga. ” Riguardo al pesce, è bene evitare quelli di grandi dimensioni perché sono animali che tendono ad accumulare inquinanti, mentre ad esempio le alici potrebbero essere mangiate anche tutti i giorni. Quello che conta sono la qualità e la quantità di cibo, la frequenza con cui viene offerto e la modalità di cottura, senza sale e con olio extra vergine di oliva a crudo. È importante anche rispettare la stagionalità e privilegiare prodotti del proprio territorio”.
Abituare i bambini a nuovi sapori e consistenze non è, però, un’impresa sempre facile.
” I genitori devono tenere conto che per abituarsi ed apprezzare un sapore possono essere necessari anche 20 o 30 assaggi. Bisogna inoltre considerare che dai 18 mesi e fino ai due-tre anni, circa, i bambini entrano in una fase di opposizione che è indicativa della maturazione del carattere, diventano persone e quindi esprimono la loro volontà. Ma siccome quest’ultima non sempre corrisponde a ciò che è bene per loro, i genitori non devono farsi scoraggiare dall’ostinazione e dalle forti opposizioni dei figli”, consiglia la pediatra.
Da non dimenticare, come sottolinea il Documento della SIPPS, un’alimentazione sana e corretta del bambino influenzerà il suo benessere e ” i primi mille giorni di vita sono fondamentali per determinare la sua salute futura”.