Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet fa riflettere sul ruolo di politici e alti funzionari nel coniare il termine di “pandemia dei non vaccinati”, suggerendo così il pensiero dilagante che le persone vaccinate non siano rilevanti nell’epidemiologia di COVID-19. La comunicazione confusa e contraddittoria sui dati scientifici, a cui si aggiungono opinioni personali, ha alimentato nella popolazione la convinzione che i vaccinati non avrebbero diffuso il Covid Sars 2 e le sue varianti..
Sostenendo, infine, che “i non vaccinati minacciano i vaccinati per il COVID-19” come affermato anche da alcuni “esperti vip” in Italia.
La ricerca effettuata in Massachusetts, USA, riportata da The Lancet,
dimostra l’attuale visione semplicistica e superficiale sulla diffusione del Covid tra vaccinati e non vaccinati.
Per la diffusione del Covid NON E’ GIUSTIFICATO INCOLPARE I NO VAX
La diffusione dipende da tutti… vaccinati e no vax
Per la diffusione del Covid NON E’ GIUSTIFICATO INCOLPARE I NO VAX
La diffusione dipende da tutti… vaccinati e no vax
«Vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione del Covid. In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici. I valori di soglia del ciclo erano similmente bassi tra le persone che erano completamente vaccinate (mediana 22,8) e le persone che non erano vaccinate, non completamente vaccinate o il cui stato vaccinale era sconosciuto (mediana 21,5), indicando un’elevata carica virale anche tra le persone che erano completamente vaccinati » riporta The Lancet.
2 «Negli Stati Uniti, entro il 30 aprile 2021 sono stati segnalati un totale di 10 262 casi di COVID-19 in persone vaccinate, di cui 2725 (26,6%) erano asintomatici, 995 (9,7%) sono stati ricoverati e 160 (1 ·6%) è morto.
3 In Germania, il 55,4% dei casi sintomatici di COVID-19 in pazienti di età pari o superiore a 60 anni riguardava individui completamente vaccinati, e questa proporzione aumenta ogni settimana. A Münster, in Germania, si sono verificati nuovi casi di COVID-19 in almeno 85 (22%) delle 380 persone completamente vaccinate o guarite dal COVID-19 e che frequentavano una discoteca.
5 Le persone vaccinate hanno un minor rischio di malattie gravi ma sono ancora una parte rilevante della pandemia. È quindi sbagliato e pericoloso parlare di pandemia dei non vaccinati. Storicamente, sia gli Stati Uniti che la Germania hanno generato esperienze negative stigmatizzando parti della popolazione per il colore della pelle o la religione». «Invito i funzionari e gli scienziati di alto livello a fermare la stigmatizzazione inappropriata delle persone non vaccinate, che includono i nostri pazienti, colleghi e altri concittadini, e a fare uno sforzo maggiore per riunire la società» aggiunge Gunter Kampf , autore dell’articolo pubblicato su The Lancet ( 20 novembre 2021).
Clicca per leggere i contenuti integrali e correlati a questo articolo
Clicca per leggere i contenuti integrali e correlati a questo articolo