I dati parlano chiaro: sempre più italiani apprezzano il food delivery. Ristoranti, bar e pizzerie, durante il lockdown, hanno continuato a cucinare, puntando sui piatti da asporto e menu diversi da quelli preparati in casa. Il risultato? Non potendo uscire a cena con amici e parenti, un italiano su 4 ha scelto il cibo da asporto almeno una volta a settimana, con una predilezione per i piatti etnici.
Ma quali sono le regole per un food delivery che rispetti salute, gusto e norme anti-Covid? Ce lo spiega il dottore Fabio Monica, Presidente dell’AIGO (Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri) per scegliere cibi da asporto amici della salute, nel video di 3 goodnews. Qui sotto trovate, invece, trovate nel dettaglio i 7 suggerimenti dei medici gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri AIGO, prima di ordinare cibo da asporto.
Ecco i 7 consigli per mangiare in tutta sicurezza e proteggere la salute*
- CIBI DA ASPORTO NON E’ UN SINONIMO DI FASTFOOD
Generalmente i cibi pronti da asporto (food delivery) sono più ricchi in sale e calorie, ma decisamente meno ricchi in nutrienti rispetto a cibi preparati a casa; il loro consumo abituale può comportare il rischio di sovrappeso/obesità. Meglio affidarsi a ristoranti di fiducia o allo street food che garantiscono ingredienti semplici e di qualità. Se non si resiste alla tentazione del fast food, è consigliabile rifornirsi dalle catene che hanno implementato pratiche di promozione della salute: riduzione del sale, condimenti a minor contenuto di grassi (es. maionese low fat). Se in famiglia ci sono bambini, è opportuno scegliere opzioni che contengano anche cibi “buoni” (fette di frutta, yogurt). -
VARIARE I CIBI
Non è il singolo pasto che fa la differenza ma scelte alimentari equilibrate nel tempo. Consumando spesso cibo da asporto è importante variare le ordinazioni magari rivolgendosi a locali con differenti cucine (vegetariana, a base di pesce, carne, ecc.). L’obiettivo è ricalcare nel lungo periodo il modello della piramide alimentare della dieta mediterranea. Inoltre, il suggerimento è di ricercare sempre informazioni nutrizionali e sulla corretta conservazione del cibo (ad esempio: l’abbattimento e il rispetto della catena del freddo per il pesce crudo), oltre alla tracciabilità degli alimenti. -
SCEGLI ALIMENTI RICCHI DI FIBRE
Circa la metà delle calorie assunte con l’alimentazione dovrebbe provenire da cibi ricchi di carboidrati, come cereali, riso, pasta, patate e pane: è una buona idea includerne almeno uno a ogni pasto. Alimenti integrali come il pane, la pasta e i cereali integrali contribuiscono al nostro fabbisogno di fibre. La frutta e la verdura sono fra le fonti più importanti di vitamine, minerali e fibre. Un bicchiere di succo di frutta fresca oppure un frutto rappresentano gli snack ideali. - ATTENZIONE AL SALE
Il contenuto di sale nei cibi pronti è molto più elevato (e spesso in grande eccesso) rispetto ai cibi preparati a casa; 1 porzione di purea di patate istantaneo ha un contenuto 20 volte maggiore di sale rispetto a una porzione casalinga (non occorre quindi aggiungere altro sale). Per insaporire meglio optare per le spezie. - SOLO UN BICCHIERE
Evita l’eccesso di alcool (anche se non devi guidare dopo il pasto). Un bicchiere di vino durante il pasto può avere effetti benefici, come ci ricordano i dettami della dieta mediterranea, ma attenzione a non abusarne in quanto può diventare un gran nemico del benessere psico-fisico. - GLI ELETTRODOMESTICI GIUSTI PER RISCALDARE I CIBI
Il forno a microonde correttamente usato presenta pochissimi rischi per la salute. Anzi, la cottura a microonde – essendo più rapida – è in grado di preservare i micronutrienti contenuti negli alimenti rispetto ad altri tipi di cottura. Se si utilizza il forno a microonde, evitare contenitori in melamina che possono rilasciare sostanze tossiche durante la cottura. - PRECAUZIONI CONTRO I VIRUS
Pur consapevoli che il “rischio zero” in medicina non esiste, va comunque detto che non si registrano segnalazioni di contagio attraverso il cibo. È noto peraltro che negli ambienti refrigerati il Sars Cov2 si può diffondere facilmente. È d’obbligo la raccomandazione di lavarsi accuratamente le mani prima, dopo e durante la manipolazione degli alimenti per evitare contaminazioni. La cottura del cibo (a temperature oltre 63° per oltre 4 minuti) dovrebbe eliminare la possibilità di contagio. Per quanto riguarda il consumo di alimenti crudi, come ad esempio la verdura, il consiglio è sempre quello di lavare accuratamente ciò che mangiamo, pratica igienica indispensabile da sempre.
*Per altri suggerimenti: Aigo