Si può nutrire il cervello e potenziare le sue performance? Si, bevendo più acqua. Fondamentale soprattutto se fa molto caldo
L’acqua fa bene al corpo, ma soprattutto alle funzioni cerebrali, soprattutto in estate, quando il corpo tende a perdere velocemente le sue riserve idriche, come spiega la neuroscienziata Lisa Mosconi, nel suo libro “Nutrire il Cervello”.
Bere poco, infatti, rallenta le performance della mente: “Si è calcolato che una diminuzione di appena il 3 o 4 % dell’assunzione di acqua influisce quasi all’istante sull’equilibrio idrico del cervello, provocando una serie di problemi come stanchezza, confusione mentale, calo di energia, mal di testa e sbalzi di umore…. “.
Ma non solo, quel che è peggio è che la maggioranza delle persone non beve abbastanza acqua. Il risultato? La disidratazione accelera il restringimento del cervello, ossia quello che si verifica con l’età e la demenza.
” La buona notizia è che gli effetti della disidratazione sono reversibili nel giro di pochi giorni se solo si beve di più” afferma l’esperta. “Alcune ricerche dimostrano che bere da 8 a 10 bicchieri al giorno può incrementare le prestazioni cerebrali quasi del 30%”.
Infine, per convincervi a bere di più: “3 bicchieri di acqua bevuti appena prima di eseguire un test test mentale ha evidenziato tempi di reazione significativamente migliori rispetto a non bere nulla prima del test” scrive Mosconi nel suo nuovo libro. Un manuale ricco di spunti davvero interessanti e ricerche scientifiche per mantenere giovane e scattante il nostro cervello con il cibo.
Dal libro “Nutrire il cervello”, Mondadori.