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SINGLE: LE RELAZIONI “MELA VERDE”

by La Redazione

Si tratta di rapporti mordi e fuggi, quasi sempre nati sui social. Dove conta di più l’apparenza e la scarsa conoscenza dell’altro. I rapporti d’amore che durano si costruiscono con pazienza e profonda conoscenza dell’altro. Il parere della psicologa.

Perché tanti rapporti di coppia durano poco, con lui o lei che scappa dopo qualche incontro? Perché non si riesce a trovare la persona giusta con cui iniziare una relazione seria? Ce lo spiega la psicologa Gessica Marengo*, iniziando dalla definizione di  relazioni smart del tipo “mela verde”.

Cosa sono le relazioni “mela verde”?

“Sono le relazioni che i single hanno di solito con partner incontrati sui canali social come Meetic, Tinder, Fb. Si tratta di incontri e relazioni attraenti e accattivanti come la famosa mela di Adamo ed Eva: croccante, fresca, gustosa ma che spesso nasconde delle sorprese. Come la presenza del “bruco”.

Il bruco è quindi il difetto della relazione?

“Può rappresentare i tre principali problemi di questo tipo di relazione: il primo perché si fondano solo sulla parte migliore della relazione ovvero la mancanza di impegno, di trasparenza e di progettualità futura, quindi sulla parte più zuccherina – opportunistica – attraente; il secondo perché in virtù di questa pseudo dolcezza che ammanta il contatto, mettono a nudo fin da subito la solitudine di questo contesto, più teso al soddisfacimento immediato appunto da ‘mordi e fuggi’; che poi a ben guardare sempre più sono le occasioni in cui non si raggiunge nemmeno il soddisfacimento. Il terzo, spesso, prevede una molteplicità di relazioni portate avanti in parallelo. Quindi l’ubiquità si rende fondamentale sfidando coerenza e coesione di sé (e del Sé).

 Si tratta di rapporti che nascondono il trucco?

“La superficialità su cui si fondano molti contatti virtuali, purtroppo, non consente di capire bene se il partner scelto vada davvero bene per noi. La scelta si basa molto spesso su fattori come l’espressione accattivante della foto del profilo, l’over self selling (ovvero la capacità di sapersi vendere bene rispetto alle prestazioni sessuali, per esempio) attraverso una comunicazione accattivante ed intrigante, che in realtà poi si rivela solo fumo senza l’arrosto. Oppure si avvale del trucco dell’anguilla: l’essere sfuggente quel tanto che basta da farci inseguire e renderci interessanti. Quindi tutta la tensione del nascente rapporto si concentra e si esaurisce tutta sulla fase iniziale del rapporto, ovvero sullo pseudo-corteggiamento, fatto in tempi ridottissimi. Se  fossero stati più dilatati, sarebbe stato possibile far emergere la vera natura del partner e, quindi, farci capire se era giusto per noi o meno”.

Oltre ad evitare il corteggiamento speedy, a cosa bisogna fare attenzione per non cadere nelle storie “mela verde”?

“Spesso questo tipo di relazione  prevede la “non esclusività” della frequentazione: la dispersività, che inizialmente soprattutto agli uomini conferisce uno smisurato senso di onnipotenza e alle donne di libertà, in realtà è una trappola infernale. Sia perché illude di una felicità inesistente, sia perché induce a trattare le persone come oggetti a nostra disposizione facendo un po’ perdere la dimensione affettivo-emotiva e di rispetto che invece è alla base di ogni relazione. Snaturare una dimensione non porta mai frutti, ma solo delusioni”.

Quali sono le ripercussioni sentimentali?

“La delusione e la frustrazione per entrambi i sessi. Poi si differenziano a seconda del sesso: per le donne,  si traduce in senso di svilimento e successiva arrabbiatura per essere state prese in giro o “trattate male” perché il tipo evapora al secondo incontro oppure si piazza in casa tipo orsetto lavatore, guarda la tv e tutto pensa fuorché al sesso. Per gli uomini: l’aumento di una bulimia relazionale per la quale fuori una dentro un’altra a scapito della performance sessuale e un senso (raramente riconosciuto) di solitudine infinita”.

I rimedi?

“Sì ai social per aumentare le probabilità di contatto, ma poi occorre vagliare attentamente e sulla distanza, ovvero col tempo, la reale compatibilità con il potenziale partner, mantenendo un po’ più di realismo e sincerità. No agli inganni per catturare le preda a tutti costi e no al farsi catturare da tutti a tutti i costi. Più selezione e qualità. Ne giovano l’aspetto, il buon umore e la stabilità della nostra vita, dal lavoro ai rapporti sociali con famiglia e amici”.

Consulenza di Gessica Marengo*, Psicologa Clinica e Forense, Psicoterapeuta. Associata A.I.CO.GE. www.centroclinicoweller.com

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