Oggi, è la Giornata Internazionale dell’Educazione: l’UNESCO dedica questa Giornata alle ragazze e alle donne in Afghanistan che sono state private del diritto fondamentale all’educazione. L’agenzia chiede quindi l’immediata revoca del divieto che limita loro l’accesso all’istruzione.
I dati raccolti dall’Onu sono preoccupanti: circa 244 milioni di bambini e adolescenti nel mondo non vanno a scuola; 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere e fare matematica di base; meno del 40% delle ragazze nell’Africa sub-sahariana completa la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non ricevono un’istruzione. Gli esperti sottolineano che senza l’accesso universale ad un tipo di istruzione equo ed inclusivo, la comunità internazionale stenterà a raggiungere l’uguaglianza di genere e a spezzare il tanto discusso ciclo della povertà che sta lasciando dietro di sé milioni di bambini, giovani e adulti (.
Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, secondo cui l’istruzione elementare deve essere garantita come gratuita e obbligatoria.
Anche nei paesi più industrializzati, consigliano gli esperti, è necessaria la “costruzione” di una Scuola, intesa come struttura polivalente, che favorisca l’amore verso la cultura, l’arte e la scienza. Dove i bambini e i ragazzi possano crescere in un ambiente sicuro, ricco di stimoli, che insegni loro a difendersi dalle dipendenze e dalla povertà (economica e intellettuale) e che faccia da ponte tra la società e la famiglia.