Già nel 2015, l’EFSA (Agenzia Europea per la Salute Alimentare) aveva segnalato il rischio dell’assunzione di acrillamide. Questa sostanza cancerogena è prodotta dalla cottura ad alte temperature (frittura, forno o griglia) di prodotti come le patate e resa evidente dalla tipica colorazione scura dell’alimento (la superficie marrone).
Che cosa bisogna fare per evitare o almeno ridurre il rischio di portare a tavola l’acrillamide? Per l’Associazione per la sicurezza alimentare in cucina (Culinary Nutrition: Art joins Nutrition Academy) presieduta dalla dottoressa Chiara Manzi, che ha raccolto una serie di importanti studi sull’argomento, si può ridurre, per esempio, mettendo in ammollo per un minuto le patate prima della cottura nel tè verde; la formazione di questa sostanza cancerogena diminuisce del 60%”.
Acrillamide: si combatte mettendo in ammollo le patate nel tè
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