Sono ancora molte le persone in Italia e all’estero ad accusare una serie di sintomi (più o meno importanti) a seguito della malattia o dopo aver effettuato la vaccinazione anti-Covid. La malattia da Covid può, infatti, causare un’infiammazione, a carico di vari organi, che può protrarsi a lungo.
Gli stessi vaccini Covid-19, come ricordiamo, sono basati su una nuova tecnologia farmacologica che mira a programmare le cellule del nostro corpo a produrre proteine “spike” che, a loro volta, possano attivare una risposta immunitaria in grado di proteggere il corpo dal virus. Ma purtroppo, le ricerche scientifiche hanno dimostrato la possibilità dei vaccini a Rmna di favorire la formazione di coaguli in tutti i tessuti e gli organi del corpo a causa di queste proteine prodotte in eccesso. “L’infiammazione provocata dalla vaccinazione può essere addirittura peggiore nelle persone già malate o con predisposizioni, nei bambini o nei giovani atleti che hanno risposte immunitarie molto potenti” afferma la dott.ssa Tess Lawrie ( MBBBCh.PhD) per il World Council For Health.
Cosa fare? La dott.ssa Tess Lawrie (MBBBCh.PhD- UK) propone un approccio terapeutico, riassunto nelle tabelle originali (allegate in fondo), in italiano e inglese.
Ecco, invece, i punti cardine, estratti da noi, sui “4 approcci principali
per la spikopatia”, o meglio 4 aree utili a ridurre l’infiammazione e le proteine spike nel corpo (da utilizzare in varie combinazioni, in base alle proprie necessità e su consiglio del proprio medico di fiducia):
1. Dieta, digiuno, terapia del calore e ossigenoterapia
Una dieta antinfiammatoria è fondamentale per il benessere in generale, ancor più per affrontare una malattia, che preveda frutta e verdura. Sono da evitare i cibi, altamente infiammatori, quali: gli alimenti lavorati dall’industria, i grassi trasformati e gli zuccheri raffinati.
Inoltre, per disintossicare l’organismo è utile il digiuno intermittente; si può mangiare in un intervallo di 6-8 ore, seguito da un digiuno prolungato di 18-16 ore, fino al giorno successivo. Esempio: si può mangiare dalle 8 alle 16 del pomeriggio, si digiuna fino alle 8 di mattina del giorno dopo. “Questo permette al corpo di disintossicarsi dalle proteine Spike”. Anche i bagni caldi con il sale e l’ossigenoterapia aiutano l’organismo a “disinfiammarsi”.
2. Vitamine e integratori: i top 10 dei prodotti detox
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Vitamina D
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Vitamina C
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NAC (N-acetilcisteina)
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Ivermectina
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Semi di Nigella
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Quercitina
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Zinco
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Magnesio
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Curcumina
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Estratto di cardo mariano
3. Farmaci da banco
La dott.ssa Tess Lawrie ha inserito nella sua lista i farmaci che hanno avuto un impatto positivo sulla riduzione della malattia da Covid 19 e su quella da vaccino Covid 19. Come l’ivermectina, l’idrossiclorochina (con azitromicina e zinco), i corticosteroidi, gli antistaminici, l’aspirina. E le terapie come l’ossigeno-ozonoterapia. Da ricordare che è fondamentale rivolgersi a un medico di fiducia per decidere insieme la terapia più idonea ai singoli casi..
4. Rimedi erboristici e tisane
Per la spikopatia, l’attenzione va sulle “erbe che forniscono acido shikimico, che neutralizza la proteina spike, e blocca la formazione di coaguli di sangue, come il tè all’ago di pino, il tè al finocchio, il tè all’anice stellato” come propone la dott.Tess Lawrie. Ma anche “su altre spezie che hanno un effetto antivirale, antinfiammatorio e antibatterico come il tè verde, il tè nero, la prunella vulgaris, il cardo mariano, la liquirizia, la cannella, la curcurma, la noce moscata, lo zenzero, l’aglio, la propoli, le foglie di tarassaco, i chiodi di garofano, la santoreggia…”. Ma non solo, qui sotto, potete scaricare le schede per ottenere maggiori info. Un aiuto in più per stare meglio!
LE SCHEDE DI DISINTOSSICAZIONE DALLA SPIKE
IN ITALIANO E IN INGLESE :
Spike-detox-folded-leaflet-17-10-22-LR20
Trovate tutte le info su: worldcouncilforhealth.org
