E’ la sostanza stupefacente più utilizzata al mondo. E nonostante gli studi effettuati da équipe di ricercatori di tutto il mondo sui danni irreversibili sul cervello dei più giovani, continua ad essere considerata, da una falsa comunicazione, una droga “leggera”. Sottovalutando così gli effetti avversi a lunga durata.
In questa intervista audio, il professor Giuseppe Ducci, Psichiatra e direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asl Roma 1, spiega come la Cannabis – venduta, oggi, dal mercato illegale italiano- può produrre gravi danni al cervello di bambini e ragazzi.
I dati raccolti in Italia, dal Gruppo di ricerca del Prof. Ducci, dimostrano che un ragazzo su tre ne fa uso. ” E’ assolutamente falso che la Cannabis sia una droga leggera” afferma il prof. Ducci. La Cannabis contiene una serie di sostanze diverse tra loro (*oltre 60), tra cui spiccano: il cannabidiolo (CBD), che espleta un’azione rilassante e analgesica, e il tetraidrocannabinolo (THC) dall’azione eccitante e potenzialmente dannosa per il cervello in crescita.
“Il cannabidiolo (CBD), contenuto nella canapa in foglie e prodotta ad uso terapeutico (per esempio, dall’Istituto di ricerca militare di Firenze, e l’unica certificata in Italia a fini terapeutici) è utilizzata per i malati oncologici e cronici, per contrastare il dolore e le malattie autoimmuni gravi” afferma il prof. Ducci.
Il THC potrebbe essere responsabile dell’aumento della schizofrenia
“Il THC ha invece un’azione stimolante ed eccitatoria, che coinvolge aree del cervello legate al giudizio di realtà, alla motivazione, alla curiosità, alla percezione spazio temporale, le cui alterazioni, scatenate dall’uso prolungato di tetraidrocannabinolo, potrebbero essere responsabili del 30- 35% dei casi di schizofrenia nel mondo. La Cannabis proposta, oggi, dal mercato illegale ed online, contiene principalmente THC” continua il prof. Ducci.
Quindi, la Cannabis può trasformarsi in una sostanza estremamente pericolosa, soprattutto se usata precocemente e in modo continuativo/quotidiano da parte dei giovanissimi (iniziano a fumare dagli 11-12 anni – secondo i dati del gruppo di ricerca delle prof. Ducci).
Perché la Cannabis è così pericolosa?
“Questa sostanza è unica nel suo genere tra gli stupefacenti, perché liposolubile, ossia si scioglie nel grasso. Si accumula, quindi, nel grasso corporeo e, soprattutto, nel cervello che è un organo molto grasso; e per questo, resta attiva per mesi. Nelle urine, è presente anche dopo 3-4 settimane, rispetto alle altre droghe che vengono smaltite in 3-4 giorni circa.
La Cannabis resta attiva nel cervello per mesi
Il corpo impiega mesi a smaltire la cannabis, gli effetti delle varie assunzioni possono, quindi, sommarsi tra loro anche se si fuma una canna a distanza di settimane. Questo “effetto accumulo” potrebbe essere, anche, all’origine di disturbi psicotici importanti, come la schizofrenia, oppure creare “disturbi psicotici sottosoglia”, come la SINDROME MOTIVAZIONALE DA CANNABIS.
Come capire se un ragazzo soffre di Sindrome motivazionale da Cannabis?
I bambini/ragazzi , per esempio, che sono stati sempre andati bene a scuola iniziano a non studiare più, gli sportivi a non voler frequentare più campi di calcio e le palestre. Ciò che accomuna quasi tutti i giovani che si fanno le canne in modo continuativo che tendono a isolarsi dal mondo, a chiudersi in camera a dormire, e a a perdere interesse per ciò che amavano di più…
Cannabis e danni cerebrali
“L”uso della Cannabis produce nel tempo, un danno alle aree frontali cerebrali deputate all’attenzione, alla curiosità e alle capacità relazionali nei più giovani.. “Quindi, non ha nessun senso parlare, oggi, di droghe leggere e pesanti. Discutere su quelle che danno più dipendenza e quella meno…
C’è molta ignoranza sulla Cannabis, basata sull’esperienza personale o su quella degli amici, ed è assolutamente sbagliato!!!- La Cannabis che è prodotta oggi contiene prevalentemente THC; in alcune varietà vegetali in commercio è quasi assente il cannabidiolo CBD”.
Si favorisce, inoltre, la diffusione di false credenze, sostenute dal business che c’è dietro… E lo spaccio va avanti davanti alle scuole e nei parchi cittadini… (aggiungiamo noi).
Cosa fare per prevenire?
“I genitori devono fare attenzione ai piccoli segnali quotidiani; se il figlio va peggio a scuola, se è più distratto del solito, se manifesta irritabilità e aggressività (specie se non era mai stato un tipo “nervoso”), quanti soldi ha e come li spende… Se può permettersi di comprarla con la paghetta dei genitori (troppi soldi facilitano qualsiasi dipendenza !!!!) o se è costretto a spacciare per pagarsi l’erba…
“La presenza dei genitori è fondamentale. Per questo è necessario mantenere appuntamenti fissi a cena o durante il giorno per poter “monitorare” il comportamento dei figli”. Se qualcosa è cambiato e come; insomma, imparare a captare i segnali di malessere per prevenire e contrastare il problema. Il consiglio è di tenere alta la guardia… a partire dalla prima media”.
Una dipendenza subdola
La dipendenza è molto forte anche con la cannabis (peggiore è la dipendenza da nicotina, ma spesso favoriscono dipendenze incrociate) che permane nel cervello per tanto tempo…. (3-4 settimane).
In poche parole “la Cannabis crea una dipendenza più subdola e più persistente” conclude il Prof. Ducci
Intervista di Radio radio, 1 marzo 2023
*PER SAPERNE DI PIU’: (https://antidroga.interno.gov.it/schede/cannabis/)
“ La marijuana (“erba”) consiste nelle infiorescenze e nelle foglie essiccate. La resina di cannabis (“hashish”) è un solido compresso, estratto dalle parti resinose della pianta, l’olio di cannabis invece (hash) viene estratto dalla cannabis tramite solvente. La cannabis viene quasi sempre fumata, spesso mischiata al tabacco. La cannabis sativa è dioica: esistono piante maschili e piante femminili. Il THC è ampiamente concentrato all’interno delle infiorescenze della pianta femmina. Le foglie e le piante maschili hanno meno THC, mentre gli steli ed i semi ne contengono pochissimo. Le piante sono caratterizzate da foglie composte con fino a 11 lobi lanceolati separati.La cannabis a base di erbe (conosciuta come “cannabis flos”), con un contenuto nominale di THC del 18%, è disponibile come medicinale da prescrizione nei Paesi Bassi. Viene utilizzata per la sclerosi multipla, alcuni tipi di dolore e altre condizioni neurologiche. Un estratto di cannabis (Sativex) è stato concesso in licenza in Canada. In alcuni Paesi è consentito l’uso del dronabinolo come farmaco per la cura della nausea a seguito di chemioterapia.