Il tennista italiano Jannik Sinner è stato trovato positivo al Clostebol durante un controllo antidoping. Questo episodio ha sollevato molte polemiche, poiché Sinner è uno degli atleti più promettenti del tennis mondiale. Le indagini dovranno determinare se l’assunzione del Clostebol sia stata intenzionale o accidentale, per un massaggio a cui è stato sottoposto il campione negli scorsi giorni. Secondo però le ultime notizie, Sinner sarebbe stato appena assolto per uso inconsapevole, ma potrebbe avere un’eventuale sanzione. È noto, infatti, che il Clostebol può essere presente in alcuni prodotti topici per la cura delle ferite, il che potrebbe spiegare una contaminazione involontaria.
Clostebol: cos’è e come funziona?
Il Clostebol è uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, un ormone naturalmente presente nel corpo umano. Questo farmaco è stato sviluppato inizialmente per scopi medici, in particolare per il trattamento di alcune patologie che richiedono un supporto nella sintesi proteica e nella rigenerazione dei tessuti. Tuttavia, a causa dei suoi effetti anabolizzanti, il Clostebol è stato abusato nel mondo dello sport per migliorare le prestazioni atletiche.
Il Clostebol, a differenza di altri steroidi anabolizzanti, è meno potente e presenta minori effetti collaterali androgenici, cioè quelli legati allo sviluppo di caratteristiche maschili. Nonostante questo, il suo uso è strettamente regolamentato e considerato doping nelle competizioni sportive.
A cosa serve il Clostebol?
In medicina, il Clostebol è utilizzato per trattare patologie come l’osteoporosi, il ritardo di crescita in età puberale, e per facilitare la guarigione di ferite e ustioni gravi. Le sue proprietà anabolizzanti favoriscono la sintesi proteica e il recupero muscolare, rendendolo utile in contesti clinici specifici.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso del Clostebol in ambito sportivo è proibito perché conferisce un vantaggio ingiusto agli atleti. Le sue proprietà di potenziamento della massa muscolare e della resistenza fisica lo rendono un agente dopante, capace di alterare in modo significativo le prestazioni atletiche.
Perché il Clostebol è considerato un farmaco dopante?
Il Clostebol è inserito nella lista delle sostanze proibite dalla World Anti-Doping Agency (WADA). Il suo utilizzo è vietato perché, se assunto in dosi superiori a quelle terapeutiche, può migliorare in modo significativo la forza e la resistenza fisica, offrendo un vantaggio competitivo sleale. Inoltre, l’uso non controllato di steroidi anabolizzanti può comportare gravi rischi per la salute, tra cui problemi cardiovascolari, disfunzioni epatiche e alterazioni del sistema endocrino.
Il caso che ha coinvolto Sinner: il massaggio con il Clostebol (in crema o spray)
Il caso di Jannik Sinner ha riacceso i riflettori sul problema del doping nello sport. Il Clostebol, pur essendo un farmaco utilizzato in medicina, è considerato un agente dopante a causa dei suoi effetti anabolizzanti. Gli atleti devono essere estremamente cauti nell’uso di qualsiasi farmaco o prodotto topico (in crema o spray) che possa contenere sostanze proibite per evitare di incorrere in sanzioni che potrebbero compromettere la loro carriera.
Fonti:
- World Anti-Doping Agency (WADA)
- European Journal of PharmacologyArticolo realizzato con il supporto di A.I.